Cari membri e simpatizzanti,
Gesù risuscitato dice a Maria che piange alla tomba vuota: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”. Queste parole di Giovanni 20,17 erano parte del testo per la predicazione di Pasqua proposte dal lezionario delle chiese evangeliche e nella loro luce possiamo leggere la notizia di oggi che Papa Francesco ci ha preceduti presso il Padre celeste comune.
Non è qui il caso di fare un’analisi approfondita del suo operato, ma vorrei solo nominare un punto che mi sembra particolarmente importante: l’introduzione dell’immagine del poliedro nell’ecclesiologia e quindi anche come base del dialogo ecumenico. Questo permette di apprezzare l’altro per quello che è, senza vederlo inferiore o doverlo convertire e uniformare, ma al contrario permette di vedere l’altro come arricchimento.
In occasione dell’apertura del 500esimo anniversario della Riforma, Papa Francesco ha individuato la questione dell’eucaristia condivisa come meta da raggiungere. Il suo papato non ha ancora risolto questa questione, ma forse ci ha portato un po’ più vicino. In ogni caso ha potuto instaurare un clima fraterno mediante gesti di apprezzamento e apertura che in futuro sicuramente porteranno ancora dei frutti.
In questi giorni l’ASLI è vicina alla Chiesa cattolica. Possa l’Evangelo pasquale illuminare le coscienza e far vedere anche nel lutto la luce della vita eterna.
Per l’ASLI
Il presidente
Dieter Kampen